ogni tanto scrivo anche di aspetti seri.
quasi 6 anni fa ho inoltrato via email il seguente commento a diverse testate giornalistiche e ad associazioni consumatori: non ho mai ricevuto alcuna risposta.
Soffro di ipoacusia recettiva congenita bilaterale dalla nascita (paroloni per dire che sono mezzo sordo) e lo scorso anno ho deciso di dotarmi di 2 protesi.
Considerando il fatto che per il sistema sanitario nazionale non sono abbastanza sordo per ricevere rimborsi anche solo parziali, mi sono messo l’animo in pace e ho iniziato a chiedere preventivi nei centri di Torino.
Ho richiesto 3 preventivi in 3 differenti centri: Amplifon, Audium e Maico. Nei primi 2 mi hanno proposto la medesima marca (Phonak, serie Audeo S Smart), mentre da Maico, che tratta la marca Oticon, mi hanno proposto le serie Acto e Intiga.
Già tra i primi 2 centri ho potuto notare la differenza di prezzi: il modello Audeo S Smart III da Amplifon costa 5.620 € (2.810 cad.), mentre da Audium costa 4.900 € (2.450 cad.). Nel centro Maico mi sono soffermato sul modello Intiga 8 dell’Oticon a 6.000 € (3.000 cad.) con caratteristiche analoghe all’Audeo.
Da Audium mi hanno anche proposto un modello più avanzato della serie Smart (il V) a 5.700 € e, considerando la limitata differenza con quello propostomi da Amplifon, ho deciso di considerarlo il modello migliore per me.
Sapendo che molte medicine in Francia costano meno, per curiosità ho provato a inviare alcune e-mail ai centri Phonak francesi rintracciati via internet: da Nizza e da Parigi mi hanno risposto. In entrambi i casi i prezzi proposti per il modello Audeo S Smart V erano nettamente più bassi, tali da pensare che si riferissero solo ad una protesi e non a due: rispettivamente 4.000 e 3.200 €.
Complice una vacanza in giro per le capitali europee, ho deciso di approfittarne per verificare di persona i prezzi delle protesi a Parigi, Barcellona e Lisbona.
Posto che l’iva sulle protesi acustiche è più o meno simile in tutta Europa (in Italia il 4%, in Francia il 5,5%, ecc.), ho scoperto l’ennesima dimostrazione del corporativismo presente in Italia ai danni dei cittadini e dello Stato.
In un centro acustico di Lisbona mi hanno proposto un modello della Oticon, simile a quello presentatemi alla Maico di Torino, a 3.200 € (1.600 € cad.), con un sacco di pile e l’apparecchiatura di collegamento bluetooth a TV e cellulare compresi.
A Barcellona mi hanno proposto l’Audeo S Smart V a 4.730 € (2.365 cad.) e un modello ancora più avanzato (Audeo S Smart IX) a 5.908 € (2.954 cad.). Quest’ultimo modello, all’Audium di Torino, costa 3.550 cadauno.
Ma la sorpresa l’ho avuta a Parigi, considerata dall’Economist la città più cara del mondo.
In un centro Phonak vicino al cimitero di Père Lachaise non volevano credere che a Torino il modello Audeo S Smart V lo vendessero a 2.850 € cadauno: loro lo vendono a 1.600 €!
Significa che su 2 protesi si risparmiano 2.500 €!
Qualche mese dopo sono tornato a Parigi per una settimana, sono andato 3 volte nel centro acustico (oltre che nuovamente al Louvre, all’Orangerie e all’Orsay) e sono ritornato in Italia risparmiando quasi 2.000 €.
Ma qual è la cosa che mi infastidisce di più?
Per lo stesso modello di protesi costruito in Svizzera il Servizio Sanitario Nazionale, a chi ne ha diritto, rimborsa, anche completamente, le spese che in Italia possono essere quasi il doppio che in Francia!
Qualcuno mi può spiegare perché succede? [N.d.A.: no, nessumo me l’ha ancora spiegato]
Qui sotto un po’ di prove.
commento dal futuro (12 febbraio 2018): le 2 protesi continuano a funzionare perfettamente senza aver mai visto le mani di un tecnico.