ho appena avuto una folgorazione.
l’ho avuta mentre strappavo l’involucro interno di materiale marziano da una confezione di fette biscottate…immediatamente, mi è fiondata nella testa la notizia di una giornalista che, passando le vacanze a noto, ridente località siciliana, ha scoperto che, lì, non si fa la raccolta differenziata. sembra, in realtà, che i rifiuti non li raccolgano neanche: li producono solo. geniale! penseranno che nell’istituto di fisica quantistica dietro l’angolo ci sia un buco nero entro cui buttare tutto il pattume mandandolo su alpha centauri.
anni fa, lessi che l’involucro interno che avvolge le confezioni di cartone ondulato delle fette biscottate del mulino bianco non era riciclabile. da allora, quando mi capita di smaltire i suoi rifiuti, smembro la scatola: cartone ondulato nella carta, pellicola esterna colorata nella plastica, involucro marziano interno nel misto.
poco fa mi sono chiesto: a che pro?
perchè perdere 5-10 secondi della mia esistenza a compiere questo gesto?
tra l’altro, magari, oggigiorno questo involucro è diventato riciclabile. ma verificarlo significherebbe perdere dell’altro tempo.
ma, rimanendo sul fatto che l’involucro marziano sia sempre non-riciclabile…perchè perdere tempo quando non solo in mezzo mondo bruciano la plastica sulle strade, usano i fiumi come pattumiera e il mare come discarica ma, anche in mezza italia, la gente continua a credere che i rifiuti si possano gettare in eterno, così, come facevano i loro nonni (che erano 20 milioni in meno e producevano un ventesimo del nostro pattume)?
una leggenda su san agostino (rimaneggiata, di sicuro, da qualche sacerdote catechista) narra che, un giorno, passeggiando su qualche spiaggia libera (all’epoca ce n’erano di più), vide un bambino intento a versare l’acqua di mare in un piccolo buco nella sabbia: il pupo voleva svuotare il mare nel buco! agostino, con tutta la gentilezza che di solito si riserva ai rincoglioniti, gli disse che era impossibile, ma il bambino pedante gli rispose che era impossibile quanto, per il filosofo santo, riuscire a capire i misteri della trinità e di dio. dopo di chè, il bambino cicciotto, biondo e ricciolino (che belle sono le realistiche raffigurazioni cristiane!) scomparve tra effetti speciali sorprendenti. al chè, agostino rimase ingrugnito come qualsiasi sovranista europeo a cui si fa presente che i ragazzi del posto non hanno un cazzo di voglia di fare il camionista, l’operaio, il tornitore, il contadino, lo spazzino e il cantoniere ed è per questo che gli stranieri “rubano” il lavoro agli europei. beh, il realtà in tutto il sud italia si arrabbiano quando lo straniero fa il cantoniere e la guardia forestale: lì, cantonieri e forestali li vogliono fare tutti, ma solo per prendere lo stipendio senza mai fare un cazzo.
e, infatti, i 20.000 forestali siciliani riescono a prevenire ogni anno qualsiasi incendio che abbia anche solo l’ardita idea di manifestarsi nella loro triscelica regione.
bravi forestali siciliani! siete un esempio per il mondo! e TUTTI i politici italiani vi hanno sempre sostenuto! bravi! continuate così fino a quando la sicilia sarà diventata come l’isola di pasqua…ma senza moai.
ma divago.
tornando ad agostino e al suo pupo saccente…mentre smembravo la scatola di fette biscottate mi sono sentito proprio come il filosofo algerino (eh sì, era africano) quando ha capito che non si può comprendere e dimostrare un postulato religioso, si può solo accettare o rifiutare.
ecco…alla luce della noto siciliana, dell’assenza di buchi neri, del “tanto poi, gli spazzini buttano tutto insieme. lo ha visto un amico di un mio amico”, di agostino l’algerino e del bambino teorico dei buchi neri…
perchè continuare a farmi dare del fesso da ½ italia e da ¾ di mondo?
da domani butterò tutta la scatola delle fette biscottate nella “carta”.
e fanculo al materiale marziano!