nel mezzo della più grande siccità dell’epoca contemporanea.
durante l’invasione di uno stato europeo da parte della russia.
sulla coda di una pandemia mondiale che continua a far morire centinaia di italiani al giorno.
con l’inflazione tornata a condizionare concretamente la vita di tutti gli italiani (a parte i dipendenti statali).
dopo aver speso milioni di euro per fare un referendum abrogativo su demenziali quesiti comprensibili solo ai giurisprudenti.
alla fine, conte e salvini ce l’hanno fatta (tra l’altro, salvini è quello che ha fatto spendere i soldi per un referendum già fallito in partenza).
sono riusciti a maciullare il loro stesso governo e darlo in pasto alla meloni.
a maciullare draghi, l’unica persona capace di trattare alla pari con chiunque al mondo, in quanto rispettata ovunque. e di questi tempi, non avevo nessun problema a tapparmi il naso nel vedere un banchiere in cima a montecitorio.
adesso ci aspetta la riesumazione di berlusconi con un governo di centro-destra?
lo stesso condannato per frode fiscale e che per 25 anni ha pensato solo ai cazzi suoi e dei suoi amici lasciando l’italia a macerare nel suo debito pubblico, nella sua economia sempre legata all’edilizia ed alle opere grandiosamente inutili.
oppure voteremo in massa la meloni, l’unica coerente da subito e l’unica a fare opposizione quando, invece, salvini preferiva impasturarsi nel governo per mantenere alti i diritti dei gestori delle spiagge?
il prossimo anno saremmo comunque andati alle elezioni: veramente era necessario?
è stato il kgb a premere sui filo-russi del parlamento italiano? è stato putin che ha chiamato conte e salvini per dirgli che offriva loro una dacia (un’auto, non una casa) se avessero fatto cadere draghi?
è la nostra mediocrità genetica che ci porta a votare per gente mediocre o avremmo bisogno di cambiare qualcosa nella costituzione? non è possibile che una manciata di incompetenti opportunisti possano permettersi di scialacquare economie e bilanci nazionali.
partiamo dall’abolizione o modifica dell’articolo 67 della costituzione che permette, tra gli altri, l’esistenza del gruppo misto, dove i voti vengono distribuiti a chi offre di più: chi viene votato con il m5s, rimane con il m5s fino a fine mandato e non può cambiare partito a legislazione in corso…il parlamento non è un campionato di calcio!
quando si renderanno conto che l’italia non è una vacca dalle mammelle infinite ed inesauribili?
ormai, abbiamo solo il patrimonio artistico da impegnare.
di sicuro, però, cina e russia stanno già bussando da un po’ alla porta di salvini, di maio, conte e berlusconi e ad un manipolo di rincoglioniti ancora legati all’ideologia comunista (che non si accorgono di avere, nella stessa squadra, uno che gli ha sempre detestati).
massì…diamo una possibilità anche alla meloni.
tanto, la competenza non è mai stato un requisito richiesto ai dipendenti pubblici di roma.