fino a sabato scorso mi prudevano le mani: volevo scrivere sui proprietari di quei robi che, con un rumore assordante, soffiano via le foglie che potrebbero essere accumulate con un semplice rastrello.
sapete…quella gente con un giardino di 30 metri quadri che, alle 7 della domenica mattina, decide di ripulire il loro praticello da ogni singolo granello di sabbia…facendosi sentire a 1 chilometro di distanza…per più di un’ora di fila.
avevo in mente tante battute.
avevo in mente di costruirci una storiella con il fracassa timpani e coglioni da una parte e il suo vicino che, come tutti quelli che tranquillamente in una stanza si vedono arrivare il fumatore che altera lo status quo, si trova a combattere con un milione di decibel sparati da uno strumento che non fa neanche risparmiare lavoro (con un prato di 30 metri quadri, tra prendere il soffiatore, prepararlo, svuotarlo, riporlo e insaccare le foglie…si perde più tempo!).
poi…poi mi è passata la voglia.
una nuova tragedia ha colpito l’italia.
una nuova tragedia ha scosso la sonnolenta, stupefatta e innocente amministrazione pubblica.
una nuova tragedia è piombata, assolutamente inaspettata, su una classe politica intrallazzata, vigliacca ed ipocrita.
una nuova tragedia italiana ha, finalmente, ringalluzzito tutti i media che, diciamoci la verità, si e ci stavano annoiando dopo 9 mesi di guerra.
una nuova frana ha mietuto tante vittime innocenti: una tragedia inaspettata.
“gesù cristo e madonnina bella santissima…una tragedia!”
una frana ha avuto l’ardire di manifestarsi su un territorio, quello di ischia, con una pericolosità idrogeologica conosciuta da 2000 anni che, nonostante questo, non ha impedito la nascita spontanea di migliaia di edifici abusivi (oltre tre quarti di quello che esiste…mi chiedo come faccia a vivere il quarto fesso che, invece, ha le case in regola).
migliaia di edifici a grande rischio che sono stati oggetto di un recentissimo condono (che dio sia ringraziato…recentissimo).
un recentissimo condono, solo del 2018, che sarà impossibile anche alle più grandi facce da culo politiche riuscire a negare senza essere sputtanati.
il 2018 è stato il momento in cui io, figlioccio di un movimento cinque stelle conosciuto 15 anni prima su un banchetto in piazza castello che raccoglieva firme per cacciare i parlamentari inquisiti e condannati, ho ripudiato un partito che mi sembrava diverso e che, invece, è arrivato a proclamare condoni e ad elargire sussidi solo per ottenere voti.
ed è l’unico motivo per cui, oggi, è il secondo partito italiano.
ma la paraculaggine è una malattia infettiva cronica che non si riesce a debellare dalle mura dei palazzi romani: chi ha sottoscritto il condono del 2018 si è subito premurato di dire che non era vero.
…che, no! quella firma sotto la legge non è la sua: qualcuno l’ha falsificata.
e ora, tutti i proprietari di quelle case condonate, ma costruite su terreni che nessun contadino di inizio ‘900 avrebbe mai preso in considerazione per farsi la casetta, potranno chiedere i danni allo stato e, quindi, a tutti gli italiani onesti.
e gli italiani onesti, se la prenderanno nel culo per la seconda volta:
la prima, è stata quando si sono visti condonare, a gratis, la casa abusiva di fianco…
la seconda, quando i proprietari abusivi ma condonati, con una grande interpretazione da coccodrillo, chiederanno i danni per ricostruire la casa nello stesso posto…
e gli italiani onesti continueranno a prendersela nel culo ogni volta in cui, la stessa casa abusiva ma condonata, sarà lesionata e sarà risarcita dallo stato (come succede in valle d’aosta o sulle rive di molti fiumi italiani, come il tanaro, da quando, i primi democristiani, inventarono il condono).
il condono..provate a tradurlo in altre lingue: è quasi impossibile riuscire a farlo con una sola parola.
e, quindi, eccomi di nuovo qui, a 4 anni dall’ultima volta in cui ho avuto voglia di parlarne…
“una nuova tragedia ha colpito il territorio campano: una frana si è inaspettatamente staccata da un versante dell’isola di ischia e, percorrendo la sua strada verso il mare, ha rovinosamente e criminosamente mietuto tante vite. tante povere anime che non potevano conoscere il destino che la crudele natura aveva in serbo per loro. tante povere anime che credevano di essere al sicuro nelle loro belle case arroccate su un versante con una splendida vista: una vista che è stata funesta e fatale.”
in campania oltre il 60% delle case è abusivo. ovviamente, non è un problema solo campano, ma è altrettanto ovvio che i campani sono tra quelli che vivono più alle spalle dello stato (infatti, i napoletani non pagano le tasse).
in campania, hanno ischia, hanno sarno…hanno il vesuvio.
2000 anni fa, i pompeiani pensavano che 10 km dal vulcano potessero essere sufficienti per stare tranquilli.
infatti…da 2000 anni vivono tranquillamente sotto 5 metri di ceneri.
i napoletani, invece, sono più ottimisti.
hanno costruito case abusive a meno di 3 km dalla caldera.
ma i politici e gli amministratori del luogo sono tranquilli, perchè ogni anno si fa la processione con la madonna.
e pregare, paga sempre…
ah, no…nel 1906, pregare non ha pagato: 100 persone sono morte mentre lo facevano nella chiesa di san giuseppe vesuviano. e neanche nel 1944 pregare è servito a molto agli abitanti di san sebastiano (si sa, i santi proteggono sempre).
e adesso? cosa succederà ad ischia?
adesso si spalerà il fango, “perchè adesso è l’ora di rimboccarsi le maniche”, poi alcune delle case lesionate saranno riparate, altre ricostruite nello stesso posto e altre, con i soldi dei risarcimenti, saranno ricostruite, sempre abusivamente, su un’altro versante dell’isola.
in pratica…adesso non cambierà assolutamente niente.
perchè i politici italiani, TUTTI solo sempre preoccupati di farsi il bonus di fine anno (anche quest’anno, 5000€ oltre alla già congrua paghetta che hanno e avranno per la vita), pensano che l’italia fluttui in una bolla di realtà virtuale dove tempo e spazio sono dilatati all’infinito:
il territorio è infinito…e quindi si può costruire all’infinito;
il tempo è infinito…e quindi possiamo vivere in un loop dove le frane, i terremoti e le alluvioni si succedono a periodi di prosperità (dettata dal poter costruire all’infinito).
evviva!
siamo un popolo coerente.
siamo un popolo credente.
siamo un popolo demente.